suo interno un ordigno fatto di sei molotov. L'innesco rudimentale non ha però funzionato. Le bottiglie incendiarie sono state trovate sabato mattina all'alba da un macchinista che ha lanciato l'allarme. Sul posto sono intervenuti gli artificieri e la Digos. L'accesso al locomotore era bloccato da un nastro bianco e rosso con due cartelli con la scritta "esplode". Indagini a 360 gradi, anche perché non vi sono state rivendicazioni, non si esclude la matrice anarchica o del movimento no-tav. Di certo la data del 25 aprile non è stata scelta a caso. L'ordigno era composto da due sacchi di rifiuti contenenti cinque bottiglie di plastica pieni di benzina e una sesta bottiglia con benzina, diavolina e fiammiferi, mentre alcune stelle filanti luminose dovevano servire da miccia. Gli attentatori si sono introdotti nel deposito, hanno rotto il finestrino sinistro del locomotore e hanno fatto calare l'ordigno. Proprio oggi il Capo dello Stato Mattarella, dopo aver celebrato i 70 anni della liberazione, ha inaugurato il nuovo FR 1000 di Trenitalia, destinato a coprire la distanza tra Milano e Roma in poco più di due ore.
L'ordine pubblico è inteso come garanzia di pace e tranquillità. In tal senso assume un valore di sicurezza collettiva.
Bolzano: sei molotov su treno per Roma, pista no-Tav non è esclusa
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento