Si temono fino a centocinquanta morti nel campus universitario di Garissa in Kenya, attaccato dagli al-Shebaab somali legati ad ad al-Qaeda. Ad aggiornare il bilancio della strage jihadista era stato prima il ministero dell'interno, riferendo di almeno 70 cadaveri, poi è
arrivato il rilancio delle autorità del Paese africano. E sale anche il numero degli assalitori uccisi dalle forze di sicurezza, ora quota 4, mentre si contano almeno settantanove feriti. Il governo ha inoltre ordinato il coprifuoco dal tramonto all'alba nella città di Garissa e nelle contee vicine. Sul totale di 815 studenti del campus universitario, quelli ritrovati dalle autorità sono almeno 500, ma i numeri sono ancora incerti perchè al momento dell'attacco molti studenti sono fuggiti. Intanto la polizia ha identificato la mente dell'azione in Mohamed Kuno, ex profesore dell'università di Garissa, e su di lui pende una taglia di 5 milioni di scellini. Il ministro dell'interno ha poi dichiarato che è stato arrestato un sospetto mentre cercava di fuggire dal college. L'attacco è cominciato all'alba. I jihadisti hanno preso d'assalto il campus intorno alle 4:30 ora italiana: hanno sparato alle due guardie al cancello di ingresso e poi, una volta entrati, hanno aperto il fuoco a caso, mentre gli studenti stava ancora dormendo. Poi si sono asserragliati in uno dei dormitori degli studenti.
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