aprile 2009. In loro memoria ci sono stati i 309 rintocchi delle campane, rintocchi ripetuti alle 3 e 32, orario in cui avvenne il sisma. Alla veglia seguita alla messa hanno partecipato in molti, tra cui numerosi familiari delle vittime. Durante la notte in tanti hanno visitato la cappella della memoria, dove ci sono le lapidi con i nomi delle vittime. Ancora tanta rabbia tra gli abitanti de L'Aquila che rimproverano le autorità di aver sottovalutato il pericolo delle scosse precedenti a quella della notte del 6 aprile. "Quella notte tutta la città rimase in casa a dormire, evidentemente non per una fatalità, ma per leggerezza, no ma perchè erano arrivati dei segnali ben precisi che ci avevano indotto a modificare il nostro atteggiamento rispetto al terremoto, perchè di omicidi si tratta. Non è un caso che con noi ci sono anche questa volta rappresentati dei comitati di tutta Italia che hanno subito lutti e tragedie. C'è San Giuliano di Puglia, c'è Viareggio, quindi è un momento che vuole puntare il dito contro una serie di sciagure che non sono imputabili alla fatalità o al caso, no, sono dirette conseguenze dei comportamenti umani".
L'ordine pubblico è inteso come garanzia di pace e tranquillità. In tal senso assume un valore di sicurezza collettiva.
L'Aquila, diecimila alla fiaccolata per le vittime del terremoto - video
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