Il devastante terremoto che ha colpito il Nepal, causando migliaia di morti, ha fatto tremare anche "il tetto del mondo". La valanga sull’Everest provocata dal sisma ha travolto il campo base e si è portata via la vita di almeno 18 alpinisti stranieri lasciandone altri
30 feriti. Il timore però è che le vittime possano essere molto di più perchè questa è la stagione delle spedizioni e sulla montagna più alta del mondo ieri c'erano almeno mille scalatori. Tra i sopravvissuti ci sarebbero anche tre italiani. Le notizie dall'Everest sono arrivate in modo frammentario da quegli alpinisti che sono riusciti a comunicare via Twitter e Facebook. Quelli italiani hanno chiarito che il vero obiettivo è non distogliere l'uso degli elicotteri nelle operazioni di soccorso alle vittime. La valanga ha colpito in uno dei punti più pericolosi della montagna, tra la parete ghiacciata di Khumbu e il campo base dove vengono organizzate la maggior parte delle spedizioni internazionali a 5.000 metri d'altezza. Nulla al momento trapela sulla nazionalità degli escursionisti e l'Unità di crisi della Farnesina sta verificando l'eventuale presenza di connazionali. Solo una settimana fa, lo scorso 18 aprile, il Nepal aveva commemorato il primo anniversario della valanga sull'Everest costata la vita a 16 guide. La paura è che il bilancio della strage di sabato sia molto più pesante di quella di un anno fa.
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