E' salito ad almeno 72 morti il bilancio delle vittime del violento incendio divampato ieri in una fabbrica di infradito a Manila, nelle Filippine. Lo riporta la Bbc citando funzionari locali. La maggior parte delle vittime sarebbe morta soffocata dal denso fumo prodotto
dalla combustione di gomma e prodotti chimici. Lo stabilimento della Keltex Manufacturing, nel distretto di Valenzuela City (a nord della capitale), è stato avvolto dalle fiamme probabilmente a causa di alcuni lavori di saldatura al piano terra, nelle vicinanze delle scorte di sostanze chimiche usate nella produzione. L'incendio si è poi propagato in fretta, con una densa nube di fumo nero ben visibile da chilometri di distanza. "La gente è iniziata subito a correre verso l'uscita", ha raccontato un testimone. L'edificio che si estendeva su due piani e 3000 metri quadri era dotato di due uscite principali, ma non tutti gli operai ce l'hanno fatta. Trenatnove di essi - in particolare quelli che si trovavano al piano terra - si erano messi in salvo, pur con ustioni di diversa entità, già ieri in serata. Mancano ancora all'appello diverse decine di persone, visto che il numero totale di operai era di poco inferiore ai 200. Gli operai che lavoravano nella fabbrica - secondo i racconti dei sopravvissuti - non disponevano di alcuna protezione particolare contro le esalazioni tossiche, né avevano ricevuto istruzioni in caso di incendio.
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