La Polizia di Stato di Catanzaro ha eseguito 36 arresti nell'ambito dell'operazione "Andromeda" portata a termine contro le contrapposte cosche di 'ndrangheta Iannazzo-Cannizzaro-Da Ponte e Cerra-Torcasio-Gualtieri attive nel comprensorio di
Lamezia Terme. Gli indagati sono accusati, a vario titolo, dei reati di associazione per delinquere di tipo mafioso, omicidio, estorsione, danneggiamento e detenzione illegale di armi ed esplosivo. L'indagine è iniziata nel 2013 e costituisce il naturale seguito delle precedenti operazioni "Medusa" e "Perseo". Le attività investigative, coordinate dalla Procura Distrettuale Antimafia di Catanzaro, hanno permesso di accertare la responsabilità degli indagati in ordine a numerosi episodi estorsivi a carico di imprenditori. In particolare è stato accertato l'accordo, formalizzato attraverso veri e propri "summit mafiosi", tra la cosca Iannazzo e quella Giampà di spartizione dei proventi del racket, secondo un collaudato sistema operativo. Vengono, altresì, contestati anche omicidi nell'ambito della guerra di mafia che ha insanguinato, anche recentemente, Lamezia Terme. Arrestati anche un noto imprenditore del settore della grande distribuzione alimentare ritenuto organico del clan mafioso. Alcuni degli indagati sono stati tratti in arresto in provincia di Alessandria dove da tempo si erano trasferiti.
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