Pedofilia, sgominata organizzazione internazionale: oltre 30 indagati

Maxi operazione della Polizia di Stato contro la pedopornografia online: nella mattinata del 26 maggio la Polizia Postale di Milano e altre unità dislocate su tutto il territorio italiano hanno eseguito perquisizioni personali, locali e informatiche a carico di 29
persone. Il Gip di Milano ha emesso anche quattro ordinanze di custodia cautelare a carico di altrettante persone: si tratta di un sacerdote 49enne, un operaio 51enne e due disoccupati di 50 e 58 anni. I ventinove cittadini italiani coinvolti nell'operazione facevano parte di una rete internazionale ancora più ampia: le indagini della Polizia postale di Milano hanno permesso di identificare complessivamente 233 utenti su scala mondiale che, attraverso canali di comunicazione on line definiti dagli inquirenti "nascosti e abbastanza sofisticati", si scambiavano materiale pedopornografico. Secondo quanto è emerso dalle indagini, il carattere delle immagini e dei video scambiati on line da questo gruppo di pedofili era estremamente efferato: pesanti violenze e atti sessuali commessi nei confronti di bambini minori di dieci anni, e di altri minori costretti ad atti sessuali tra loro e con animali. Le indagini sono state effettuate da agenti della Polizia postale sotto copertura. Sono state 25 le province interessate dalla maxi operazione contro la pedopornografia online. La Polizia Postale di Milano ha coordinato in particolare le attività di 11 compartimenti territoriali che hanno eseguito i provvedimenti giudiziari nei territori di Alassio (Sv), Alessandria, Besana Brianza (Mb), Bordighera (Im), Busnago (Mb), Castel Fiorentino (Fi), Cava Manara (Pv), Città Ducale (Ri), Genova, Gussago (Bs), Lariano (Roma), Livorno, Loale (Ve), Locorotondo (Ba), Massa Martana (Pg), Nettuno (Roma), Noto (Sr), Novellara (Re), Pistoia, Pomezia (Roma), Portomaggiore (Fe), Selva di Val Gardena (Bz), Roma, Taormina (Me) e Torrecuso (Bn).

Via: AGI

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