Si precisano i contorni e il bilancio della sparatoria nella caserma di Tunisi. Sette militari sono stati uccisi dal soldato che ha aperto il fuoco contro i colleghi in una caserma della capitale, vicino al museo del Bardo. L'uomo è stato poi ucciso dalla risposta delle forze
militari. Il ministero della Difesa ha dichiarato che il responsabile dell'attacco era stato di recente privato del porto d'armi a causa di problemi familiari e psicologici. La sparatoria ha provocato la morte di sette militari e la morte dell'autore dell'attacco. Altri dieci militari sono stati feriti e uno versa in gravi condizioni, ha fatto sapere il portavoce del ministero della Difesa Belhassen Oueslati. "Un soldato ha pugnalato un collega al posto di guardia e gli ha sottratto l'arma, aprendo poi il fuoco sugli altri soldati che si trovavano nei pressi", ha ricostruito Oueslati nel corso di una conferenza stampa. Si è quindi trattato di un atto isolato che esclude la pista di un eventuale attentato di matrice terrorista. I dieci feriti sono stati trasportati d'urgenza presso un ospedale di Tunisi. La sparatoria è avvenuta nella base militare di Bouchoucha, poco distante dal Parlamento e dal museo del Bardo, teatro della strage del 18 marzo. L'allerta terrorismo è Tunisi è molto alta dal quel giorno. Secondo il sito Info du Jour, la caserma Bouchuocha ospita la Brigata antiterrorismo e la direzione generale delle unità d’intervento.
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