Strage Ustica, Mattarella: perseverare nella ricerca di verità univoca

Occorre arrivare ad una verità "univoca" sulla tragedia di Ustica, anche rimuovendo le "troppe opacità" a livello internazionale che ancora circondano il caso dell'aereo civile dell'Itavia precipitato nel Tirreno nel 1980. A scriverlo il presidente della
Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio inviato al Presidente dell'Associazione parenti delle vittime della strage di Ustica, Daria Bonfietti. "Nel trentacinquesimo anniversario della tragedia che ha fortemente segnato la storia recente del nostro Paese desidero esprimere a lei, gentile Presidente, e all'intera Associazione la mia vicinanza, nel ricordo delle vittime. Rievocare Ustica non significa solo alimentare la memoria di coloro che sono stati strappati ingiustamente alla vita e agli affetti, ma riaffermare l'impegno di perseverare nella ricerca tenace di una verità finalmente univoca sull'accaduto", scrive il Capo dello Stato, "Faccio mia la stringente domanda di giustizia che sale sia dalle famiglie così duramente segnate per la perdita dei loro cari sia dalla coscienza civile dell'intero Paese affinchè, anche a livello internazionale, venga doverosamente assicurato un contributo atto a rimuovere le troppe pagine di opacità che continuano a pesare sulla nostra vita democratica e che attendono risposte". La strage è stata ricordata a Bologna con una manifestazione organizzata dall'Associazione parenti delle vittime di Ustica alla quale ha preso parte anche l'Assemblea Regionale Siciliana (Ars). Il 27 giugno 1980, al largo di Ustica, un DC-9 della società Itavia precipitò in mare provocando la morte di 81 persone. Oggi, a 35 anni dalla tragedia, molti aspetti del disastro non sono stati ancora chiariti. Negli anni le indagini sono proseguite a rilento tra depistaggi e inquinamenti delle prove, fino ad accertare che l'aereo fu abbattuto in volo da un missile non identificato.

Fonte: Quirinale
Via: RaiNews24

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