La Guardia di Finanza di Bari ha eseguito dieci arresti, tre in carcere e sette ai domiciliari, nei confronti di persone accusate a vario titolo di associazione per delinquere finalizzata alla bancarotta fraudolenta e altri reati nell'ambito dell'operazione "Fuoco
sacro ora pro nobis". Gli arresti sono stati eseguiti sulla base di un'ordinanza di custodia cautelare firmata dal Gip del Tribunale di Trani su richiesta della locale Procura della Repubblica. Le indagini riguardano un crac da 500 milioni di euro circa subito dalla Congregazione Ancelle Divina Provvidenza, con sedi a Bisceglie (Bat), Foggia e Potenza, oggi in amministrazione straordinaria ai sensi della legge Prodi bis. Tra gli arrestati vi sono anche due suore "massime responsabili della Congregazione delle Ancelle", che si trovano ai domiciliari. Gli altri arrestati sono un ex direttore generale, amministratori di fatto, consulenti e dipendenti dell'Ente. Gli indagati sono in tutto 25 e tra loro compaiono professionisti, ex amministratori della Cdp e politici locali, tutti coinvolti in vari episodi di dissipazione e distrazione di risorse dell'Ente. Diversi i sequestri eseguiti negli ultimi giorni su conti riconducibili alla Divina Provvidenza. Tra questi anche quello di 27 milioni di euro intestato alla Casa di procura, considerata la "cassaforte" dell'ente. Altri conti sono stati sequestrati per complessivi 2 milioni di euro.
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