La Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Roma ha sequestrato un ingente quantitativo di beni nella disponibilità di 35 imprenditori cinesi, tutti operanti all'interno del noto sito commerciale "Commercity", ubicato in zona Portuense. Le complesse investigazioni
traggono origine dal censimento delle aziende operanti nel settore "pronto moda", che aveva fatto emergere una massiccia presenza di attività di proprietà e comunque amministrate da cinesi pari ad oltre il 50% del totale degli operatori attivi nel sito "Commercity". Nonostante la forte incidenza, il volume d'affari generato da queste imprese equivaleva, però, al solo 9,2% del totale delle movimentazioni prodotte nel maxi hub, pari a 167.905.234 euro. Contestualmente, sono state avviate mirate verifiche fiscali nei confronti di tutte le imprese coinvolte, riscontrando la mancata dichiarazione di redditi per 44 milioni di euro ed una evasione Iva pari a 7 milioni di euro. I titolari ed i legali rappresentanti delle aziende coinvolte sono stati denunciati alla Procura di Roma per ricettazione e vendita di prodotti industriali con segni mendaci. Disposto il sequestro dei beni nella disponibilità dei 35 indagati, costituiti dalle quote di 14 società e relativi compendi aziendali, 25 unità immobiliari - per un valore di oltre 5 milioni e 500 mila euro - 10 autovetture di lusso, 135 rapporti bancari e cassette di sicurezza.
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