Musulmani e polizia israeliana si sono scontrati domenica nella Città Vecchia di Gerusalemme, nel quartiere della Moschea di Al-Aqsa, poche ore prima dell'inizio del nuovo anno ebraico. Almeno 110 palestinesi sono ricorsi alle cure dei medici,
per lo più per sintomi di intossicazione. Le tensioni sono scoppiate dopo che il ministro della Difesa israeliano Moshe Yaalon la settimana scorsa ha messo fuori legge due gruppi musulmani posti a guardia della Moschea. Il Presidente palestinese Mahmud Abbas ha condannato quello che ha definito un poliziesco "attacco" di Israele presso il sito, mentre il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha detto che le autorità hanno impedito disordini. Netanyahu ha detto che Israele avrebbe agito "per mantenere lo status quo e l'ordine" nel compound, venerato dagli ebrei come Monte del Tempio. Testimoni musulmani hanno riferito che la polizia è entrata nella moschea, il terzo sito più sacro dell'Islam, sparando pallottole di gomma e lanciando granate stordenti e lacrimogeni. La polizia ha detto che i rivoltosi si sono barricati nella moschea durante la notte con l'obiettivo di interrompere le visite al sito da parte degli ebrei. Il portavoce della polizia israeliana, Micky Rosenfeld, sostiene che gli agenti sono entrati nella costruzione alle 6.45, dopo essere stati avvisati di un che alcuni palestinesi progettavano un attacco contro i fedeli ebrei. La polizia, che ha negato l'uso di proiettili di gomma, ha detto di essere entrata dopo che alcuni palestinesi hanno lanciato molotov e petardi contro i poliziotti. Le forze israeliane hanno poi assaltato la Spianata delle Moschee e 110 palestinesi sono rimasti feriti o intossicati. Una ventina di feriti sono stati trasportati all'ospedale al-Makased di Gerusalemme est. La polizia ha deciso di rafforzare le misure di sicurezza per le prossime 48 ore.
Fonte: AFP
Via: The Guardian
Immagine: Aljazeera
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