Giovanni Scattone è stato selezionato nella prima tornata di assunzioni della Buona Scuola e dalla settimana prossima insegnerà Psicologia all'Istituto professionale Luigi Einaudi a Roma. Scattone fu condannato, insieme a Salvatore Ferraro, per l'omicidio di
Marta Russo, la studentessa ferita a morte da un colpo di pistola partito dalla facoltà di giurisprudenza della "Sapienza" di Roma il 9 maggio del 1997. L'ex assistente di filosofia del diritto, che si è sempre dichiarato innocente, ha superato il concorso del 2012. Può quindi tornare in cattedra dal momento che la Suprema Corte ha stabilito, a suo tempo, che non venisse applicata la pena accessoria di interdizione all'insegnamento. Eccolo quindi tra i professori precari entrati in ruolo nella prima tornata di assunzioni della Buona Scuola. Nel 2011 aveva suscitato clamore la notizia che Scattone fosse stato chiamato per una supplenza al liceo scientifico Cavour di Roma, stesso istituto frequentato da Marta Russo. Dopo le polemiche, l'ex assistente di filosofia del diritto aveva rinunciato alla cattedra. "Il problema non è Giovanni Scattone in sé, che ha saldato il proprio conto con la giustizia, ma un sistema legislativo che permette alla Suprema Corte di Cassazione di non interdire dall'insegnamento un riconosciuto assassino", commenta Antonio Marziale, presidente dell'Osservatorio sui Diritti dei Minori. "Una persona condannata in via definitiva per omicidio non può e non deve insegnare nulla, soprattutto ai soggetti in età evolutiva. Invito il ministro Giannini a prendere posizione e intervenire", aggiunge. "Se la coscienza mi dice di poter insegnare, la mancanza di serenità mi induce a rinunciare all'incarico". Con queste parole Giovanni Scattone annuncia la propria decisione dopo le polemiche: la sua cattedra di Psicologia verrà assegnata a un supplente.
Fonte: Corriere della Sera
Via: RaiNews24
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