Sono riprese a Ponte di Legno, nel Bresciano, le ricerche di Giuseppe Ghirardini, l'operaio 50enne della fonderia Bozzoli di Marcheno disperso da mercoledì. Le squadre formate da Carabinieri, Vigili del fuoco, Soccorso alpino, Forestale, Protezione
civile, con l'ausilio dei cani molecolari, si sono rimessi in marcia. Il giallo è raddoppiato, dato che non ci sono tracce né di Ghirardini né del suo datore di lavoro, l'imprenditore bresciano di 50 anni Mario Bozzoni, sparito da una decina di giorni. L'operaio scomparso sarebbe uno dei tre dipendenti presenti alla fonderia l'ultima volta che Bozzoli è stato visto vivo. Le ricerche sono concentrate soprattutto in montagna, tra Valtrompia e Valcamonica, dove sarebbe stato agganciato il cellulare da una cella telefonica. Nel corso dell'ultima settimana i Carabinieri del Ris di Parma hanno messo a soqquadro l'azienda di famiglia, una fonderia. Esaminato senza esito anche il forno interno allo stabilimento. Ghirardini è sparito nel nulla sei giorni dopo la scomparsa di Bozzoli che proprio l'operaio, addetto ai forni della fonderia, è stato tra gli ultimi a vedere vivo la sera di giovedì di una settimana fa. La distanza tra il punto di ritrovamento dell'auto di Ghirardini, una Suzuki Vitara chiusa a chiave dall'esterno, e l'ultimo luogo dove il cellulare dell'uomo ha agganciato una cella, all'altezza del passo di Crocedomini, è circa di 80 km. E' stato trovato senza vita il corpo di Giuseppe Ghirardini, l'operaio bresciano di 50 anni che era scomparso da mercoledì. Il cadavere è stato trovato sulle rive di un torrente a circa 4 km dal punto, lungo la strada della Tonalina, in cui è stata trovata l'auto dell'uomo. Sembrerebbe che non siano stati riscontrati evidenti segni di violenza.
Via: La Repubblica
Immagine: Video SkyTG24
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