La Guardia di Finanza di Perugia, su disposizione della locale Procura della Repubblica, ha eseguito otto ordinanze di custodia cautelare e 5 misure interdittive, nei confronti di altrettanti soggetti accusati di aver fatto parte di un'associazione a delinquere finalizzata alla
frode fiscale e alla bancarotta fraudolenta. A finire in carcere e ai domiciliari sono stati i componenti di un gruppo criminale con base a Roma, con importante ramificazione nel perugino attraverso il coinvolgimento di due imprese locali, specializzato nelle frodi all'Iva intracomunitaria, che nei soli anni 2012 - 2014 ha prodotto un giro di affari quantificato in oltre 50 milioni di euro. I funzionari dell'Agenzia delle Dogane di Perugia hanno individuato una società perugina che, sebbene nata nel 2010 per commercializzare ausili medici per disabili e persone anziane, nel 2012 risultava, invece, aver effettuato cospicui acquisti intracomunitari dalla Germania di materiale informatico (per oltre 4,4 milioni di euro) senza presentare i prescritti modelli intrastat, né le dichiarazioni ai fini dell'Iva e delle Iidd. Da qui gli approfondimenti investigativi dei Finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Perugia. Al termine dell'operazione "Capitale" sono state eseguite 15 perquisizioni domiciliari. Il Gip ha disposto sequestri patrimoniali fino all'ammontare complessivo dell'Iva evasa, quantificata in oltre 15 milioni di euro.
Via: Guardia di Finanza
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