Prosegue sull'Etna l'intensa attività vulcanica indicata dagli esperti come la più energica degli ultimi 20 anni. Dopo l'eruzione dal cratere "Voragine" avvenuta il 3 dicembre, nella mattina del 4 dicembre l'intensità delle esplosioni è progressivamente
cresciuta culminando, intorno alle 10, in una nuova nuova eruzione con formazione di fontane di lava e di una colonna eruttiva di magma, cenere e gas che si è elevata verticalmente ad almeno 7 km di altezza dalla sommità del vulcano, per poi espandersi verso i quadranti meridionali, trasportata dai venti. In concomitanza con questa attività si sono osservate significative emissioni di cenere dal piccolo cratere a pozzo che si è formato sull'alto fianco orientale del Nuovo Cratere di Sud-Est (Nsec) alla fine di novembre. Nella notte del 5 dicembre, si sono osservate sporadiche esplosioni stromboliane sia dalla Voragine sia dal cratere a pozzo sull'alto fianco orientale del Nsec. L'altezza massima raggiunta dalle ceneri vulcaniche non è attualmente stimata. Resta ancora elevata l'ampiezza del tremore vulcanico, che in corrispondenza con il parossismo di giovedì mattina ha raggiunto un picco più alto rispetto a quello associato al parossismo di ieri notte. Le autorità aeroportuali hanno disposto la chiusura dello scalo di Catania Fontanarossa in seguito alla caduta sulla pista di cenere vulcanica.
Fonte: AskaNews
Via: INGV
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