Firenze, americana uccisa dentro casa: fermato uomo che confessa

La Polizia di Stato, su disposizione della Procura di della Repubblica Firenze, ha fermato Diaw Cheik Tidianee, cittadino senegalese irregolare di 27 anni, per l'omicidio di Ashley Olsen, la 35enne americana trovata morta nel proprio appartamento
in via Santa Monica nel quartiere di Santo Spirito del capoluogo fiorentino. L'imputazione, scrive Repubblica, è omicidio aggravato dalla crudeltà e per aver agito nei confronti di un soggetto in condizioni di minorata difesa. L'uomo, arrivato in Italia da 4 mesi, sarebbe un pusher ma non risultano precedenti penali a suo carico. Tra le prove finali che hanno fatto scattare il fermo ci sono i risultati delle analisi del Dna. Diaw ha ammesso le proprie responsabilità di quanto accaduto la notte tra venerdì e sabato, ma ha ribadito agli inquirenti di non aver avuto intenzione di uccidere. Come riporta Rainews24, era stata l'analisi dei filmati delle telecamere di sorveglianza, incrociata con le testimonianze di alcuni frequentatori del locale notturno Montecarla, a portare gli investigatori ad individuare un possibile sospettato. Dalle immagini emerge come la donna, dopo essere uscita dal locale, sia stata accompagnata a casa da un uomo. Dall'autopsia sul corpo emerge inoltre che Ashley Olsen ha avuto un rapporto sessuale. I due poi hanno litigato: lui l'ha spinta e lei ha battuto la testa, riportando due fratture al cranio. I segni di strangolamento, secondo il senegalese, sarebbero legati al fatto che avrebbe cercato di rialzarla. Secondo la Procura, invece, Diaw l'avrebbe colpita alla testa, strangolandola poi con un laccio. Nel primo sopralluogo della Polizia scientifica era stato trovato un profilattico e un mozzicone di sigaretta, da cui è stato estratto il Dna.

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