La Polizia di Stato, su delega della Procura Distrettuale di Catania, ha eseguito un'ordinanza di misura cautelare nei confronti di sette indagati, a vario titolo, per associazione per delinquere finalizzata al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti,
detenzione di armi, con l'aggravante di avere agito al fine di favorire l'organizzazione mafiosa che fa capo al "gruppo Nizza" del clan Santapaola-Ercolano. Le indagini hanno evidenziato l'esistenza di un'articolata organizzazione criminale che gestiva una fiorente "piazza di spaccio" di stupefacenti nel capoluogo etneo. L'operazione è stata denominata "Kiss" perché gli appartenenti al gruppo si salutavano con un bacio in bocca secondo l'uso degli appartenenti alla stessa famiglia mafiosa. Le indagini della Squadra Mobile di Catania, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia, hanno avuto inizio nel maggio del 2014 dopo un sequestro di 260 chili di marijuana in un garage. La droga era destinata ad una piazza di spaccio nel quartiere di San Giorgio. L'attività di spaccio era strutturata sul modello cosiddetto "napoletano" ed avveniva nelle ore pomeridiane, serali e notturne con turni predisposti di vedette e pusher. Il gruppo era capace di autonomi canali di rifornimento, soprattutto per la marijuana, favorendo all'occorrenza i suoi alleati, anche nello scambio di armi.
detenzione di armi, con l'aggravante di avere agito al fine di favorire l'organizzazione mafiosa che fa capo al "gruppo Nizza" del clan Santapaola-Ercolano. Le indagini hanno evidenziato l'esistenza di un'articolata organizzazione criminale che gestiva una fiorente "piazza di spaccio" di stupefacenti nel capoluogo etneo. L'operazione è stata denominata "Kiss" perché gli appartenenti al gruppo si salutavano con un bacio in bocca secondo l'uso degli appartenenti alla stessa famiglia mafiosa. Le indagini della Squadra Mobile di Catania, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia, hanno avuto inizio nel maggio del 2014 dopo un sequestro di 260 chili di marijuana in un garage. La droga era destinata ad una piazza di spaccio nel quartiere di San Giorgio. L'attività di spaccio era strutturata sul modello cosiddetto "napoletano" ed avveniva nelle ore pomeridiane, serali e notturne con turni predisposti di vedette e pusher. Il gruppo era capace di autonomi canali di rifornimento, soprattutto per la marijuana, favorendo all'occorrenza i suoi alleati, anche nello scambio di armi.
Via: Polizia di Stato
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