La Guardia di Finanza ha eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip del Tribunale di Catania su richiesta della Dda, nei confronti di 6 persone accusate di associazione a delinquere di stampo mafioso, estorsione e turbata libertà degli incanti. L'attività svolta dal Gico del Nucleo di Polizia Tributaria di Catania, nell'ambito dell'indagine "Brotherhood" (fratellanza), ha consentito di arrestare esponenti di vertice della famiglia mafiosa dei "Santapaola-Ercolano". Nell'inchiesta sono indagate altre cinque persone, tra cui due avvocati, per turbativa d'asta e usura, e un impiegato di banca. Diversi sono gli episodi estorsivi ricostruiti nel corso delle indagini, posti in essere, con metodo mafioso, nei confronti di titolari di noti locali di ristorazione, alcuni dei quali effettuati personalmente dall'attuale "reggente" della famiglia con la collaborazione del suo uomo di fiducia, anch'egli destinatario di misura cautelare in carcere. È stata poi anche registrata l’attività di recupero crediti svolta dalla famiglia mafiosa, dietro compenso, per conto di soggetti terzi come pure l'attività di intimidazione mafiosa finalizzata all'aggiudicazione di aste giudiziarie o a favorire l'assegnazione di pubbliche gare in favore di imprenditori "amici". Le indagini hanno pure permesso di riscontrare l'altra attività tipica delle organizzazioni mafiose, ossia il pagamento del cosiddetto "stipendio" agli affiliati detenuti e ai loro familiari. Elemento assolutamente peculiare che caratterizza l'indagine è rappresentato dall'accertamento di stretti rapporti fra la criminalità organizzata ed esponenti della massoneria catanese. Disposto il sequestro di beni mobili e immobili della società Mediterranea Costruz. Metalmeccaniche, i cui titolari sono accusati di turbativa d'asta.
Via: AskaNews
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