Reggio Calabria, ragazzina stuprata dal branco per 2 anni: 9 arresti

I Carabinieri hanno eseguito 9 misure cautelari, emesse dal Gip del Tribunale di Reggio Calabria ed una da quello presso il locale Tribunale dei Minorenni, su ordine della Procura di Reggio Calabria e della locale Procura presso il Tribunale dei Minorenni,
nei confronti di soggetti ritenuti responsabili, a vario titolo, di violenza sessuale di gruppo aggravata, atti sessuali con minorenne, detenzione di materiale pedopornografico, violenza privata, atti persecutori, lesioni personali aggravate e di favoreggiamento personale. L'intensa attività d'indagine, avviata dai Carabinieri della Compagnia di Melito Porto Salvo (Rc) sin dal marzo 2015, ha permesso di acclarare come una ragazza di soli 13 anni, nell'estate del 2013, avesse intrecciato una relazione sentimentale con uno degli arrestati che, approfittando della sua fragilità l'ha costretta ad assecondare tutte le sue richieste, costringendola ad avere rapporti sessuale con un numero sempre più ampio di suoi amici. Tra la fine del 2013 e gli inizi del 2015, gli arrestati hanno più volte abusato sessualmente, anche in gruppo, della giovane ragazza. La vittima, la cui vita è stata caratterizzata da un grave stato d'ansia che l'ha costretta anche a mutare le proprie abitudini, nel periodo degli abusi era completamente soggiogata dai ragazzi che l'hanno poi minacciata di divulgare alcune sue foto intime e di rivelare le sue "nefandezze" ai genitori, nonché, implicitamente, dall'essere il figlio 30enne del boss Remingo Iamonte, attualmente detenuto, ritenuto capo dell'omonima cosca di 'ndrangheta. Il gruppo si è anche reso protagonista di una spedizione punitiva nei confronti di un giovane con il quale la ragazza aveva allacciato una normale relazione sentimentale.

Via: La Stampa

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