Umberto Veronesi, medico, oncologo, già ministro e senatore, si è spento ieri sera nella sua casa milanese. Era circondato dai familiari, la moglie e i figli. Veronesi avrebbe compiuto 91 anni il prossimo 28 novembre. Era considerato il padre della chirurgia
conservativa per la cura dei tumori del seno, per tutta la sua vita diede impulso alle ricerche sul melanoma. Fondatore e alla guida fino all'ultimo della Fondazione che porta il suo nome, si era laureato in medicina nel 1950, entrando subito dopo all'Istituto dei Tumori. La sua competenza in campo medico, oltre ai riconoscimenti e le onorificenze guadagnate per la sua attività clinica e di ricerca, lo ha condotto anche a ricoprire l'incarico di Ministro della Sanità con il secondo governo Amato. Un incarico che si ricorda soprattutto per la sua battaglia per una legge contro il fumo che, tuttavia, non fu lui a vedere attuata ma il suo successore Girolamo Sirchia. Dal 1976 al 1994 Veronesi è stato direttore scientifico dell'Istituto Nazionale dei Tumori di Milano. Nel 1965 partecipò alla fondazione dell'Airc, Associazione italiana per la ricerca contro il cancro, nel 1982 fondò la Scuola Europea di Oncologia e nel 1991 l'Istituto Europeo di Oncologia (Ieo), di cui è stato direttore scientifico dal 1994. Da sempre vicino al Psi, negli anni '80 Veronesi venne chiamato da Bettino Craxi a far parte dell'assemblea nazionale del Psi.
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