Taranto, pesca di frodo tramite ordigni esplosivi: 14 arresti - video

I militari della Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza e della Capitaneria di Porto di Taranto, coadiuvati dai Finanzieri del Comando Provinciale di Taranto hanno eseguito, su disposizione del Gip del Tribunale di Taranto e su delega della locale
Procura della Repubblica, 14 ordinanze cautelari (5 in carcere e 9 ai domiciliari) nei confronti di altrettante persone accusate di illegale fabbricazione e detenzione di ordigni e sostanze esplosive, finalizzata alla pesca di frodo, nonchè inquinamento e disastro ambientale. Le indagini dell'operazione "Poseydon", eseguite a partire dal mese di luglio 2015, hanno permesso di individuare un sodalizio criminale, orbitante attorno alla figura di un pregiudicato tarantino di 48 anni con precedenti specifici, composto da soggetti che, in modi ed in tempi diversi, hanno collaborato nell'attività illecita della pesca di frodo mediante l'utilizzo di materiale esplodente con una compromissione rilevante dell'ecosistema marino e della sua biodiversità. Nel corso delle indagini, inoltre, è emerso un secondo gruppo criminale, organizzato da un tarantino di 30 anni che con la collaborazione del padre 55enne e di altri soggetti, separatisi dall'uomo, hanno dapprima proseguito autonomamente la pesca di frodo con l'uso di esplosivi, per poi dedicarsi ad una serie di furti ai danni di strutture portuali e navi, civili e militari.



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