I Carabinieri hanno sequestrato oltre 50 cartelle cliniche in relazione all'arresto per omicidio volontario dell'infermiera e del medico dell'ospedale di Saronno (Va). Almeno quattro i casi accertati per i quali la Procura di Busto Arsizio ha spiccato
martedì il mandato di arresto. Dall'inchiesta è emerso che Leonardo Cazzaniga, 60 anni, di Rovellasca (Co) praticava di fatto l'eutanasia con la complicità della sua infermiera-amante, Laura Taroni, 40 anni, di Lomazzo (Co). Sull'uomo pende anche l'accusa di aver aiutato la donna ad uccidere il marito avvelenato nel corso di mesi con i farmaci. Un omicidio per cui anche la Taroni è finita in carcere. Intanto sono almeno una trentina i decessi avvenuti al Pronto Soccorso di Saronno su cui gli inquirenti indagheranno nelle prossime settimane. Si tratta di persone che in un modo o nell'altro durante il periodo trascorso al Pronto Soccorso sono venute a contatto col medico anestesista che avrebbe ucciso, attraverso la somministrazione in dosi eccessive di farmaci, in particolare anestetici e sedativi, alcuni pazienti arrivati al Pronto Soccorso con patologie gravi, ma non in imminente pericolo di vita. Nel corso delle indagini verranno contattati come testimoni anche i parenti dei pazienti considerati possibili vittime del dottore. L'accusa nei confronti del medico è emersa dopo che un'infermiera dell'ospedale, insospettitasi, nel 2011 aveva segnalato i suoi dubbi alle autorità ospedaliere. Ne era scaturita un'indagine interna, che di fatto però si era conclusa con l'archiviazione. Per questo sono 14 (finora) le persone indagate in ambito ospedaliero, di cui undici medici, accusati a vario titolo di omessa denuncia, favoreggiamento personale e falso ideologico.
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