I Carabinieri del Reparto Operativo di Ferrara hanno tratto in arresto due minorenni con l'accusa di duplice omicidio volontario aggravato dal vincolo familiare (per uno dei minori), dai futili motivi e dalla premeditazione. Si tratta di un sedicenne e di un suo amico diciassettenne che hanno confessato l'uccisione della coppia trovata morta in casa a Pontelangorino, dopo un lungo interrogatorio davanti al Pm della Procura di Ferrara e al collega del Tribunale dei minori. Le vittime, Salvatore Vincelli, di 59 anni, e Nunzia Di Gianni, di 45 anni, erano i titolari del ristorante La Greppia di San Giuseppe di Comacchio. L'arma usata per uccidere i coniugi, un'ascia, è stata ritrovata. Sono stati gli stessi adolescenti a portare i militari sul luogo dove recuperare arma e vestiti sporchi di sangue. Erano in un corso d'acqua a Caprile (Codigoro), dove fino a qualche mese fa la famiglia abitava e dove vive il complice, che compirà 18 anni a novembre. Il movente non sarebbe economico, ma dettato dai forti contrasti tra il minorenne e i genitori. Le misure nei confronti dei due adolescenti sono scattate dopo che erano emerse contraddizioni e incongruenze nei loro racconti. Secondo quanto emerso, il figlio era in rottura con i genitori, anche per i suoi insuccessi scolastici, e aveva progettato l'omicidio da qualche tempo. Quindi aveva assoldato l'amico, promettendogli 1000 euro, 80 dei quali già corrisposti, il quale per qualche tempo si era negato. Ad uccidere i due è stato l'amico: tra la mezzanotte e le sei di martedì è entrato nella loro camera da letto tramite una porta finestra, lasciata appositamente aperta dal figlio, e con l'ascia ha colpito alla testa prima tre volte il padre, quindi sei volte la madre.
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