La Guardia di Finanza di Torino ha eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip del Tribunale di Torino su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di 11 soggetti accusati, a vario titolo, dei reati di associazione per
delinquere, ricettazione, riciclaggio di oro e reimpiego di denaro. Eseguite, inoltre, perquisizioni nei confronti di ulteriori 9 indagati in Italia, Ungheria e Slovenia. Nell'ambito dell'operazione, denominata "Melchiorre", sequestrati beni per complessivi 9 milioni di euro. Il provvedimento è il frutto di mesi di indagini, intercettazioni, analisi di flussi finanziari, pedinamenti e strumenti garantiti dall'organismo Eurojust, anche tramite il II Reparto del Comando Generale del Corpo. Il punto di partenza era costituito dai ricettatori di oggetti in oro, provenienti da reati contro il patrimonio, che venivano portati in una fonderia di Torino dove i preziosi venivano successivamente fusi e trasformati in verghe aurifere. Il prodotto trasformato veniva quindi venduto, a quotazioni di mercato, a primarie società nazionali operanti nel settore del commercio di oro, previa interposizione fittizia di una società ungherese. Le indagini hanno permesso di ricostruire un'intera filiera illecita di approvvigionamento di oro, quantificato in circa 750 kg per un valore di oltre 25 milioni di euro.
delinquere, ricettazione, riciclaggio di oro e reimpiego di denaro. Eseguite, inoltre, perquisizioni nei confronti di ulteriori 9 indagati in Italia, Ungheria e Slovenia. Nell'ambito dell'operazione, denominata "Melchiorre", sequestrati beni per complessivi 9 milioni di euro. Il provvedimento è il frutto di mesi di indagini, intercettazioni, analisi di flussi finanziari, pedinamenti e strumenti garantiti dall'organismo Eurojust, anche tramite il II Reparto del Comando Generale del Corpo. Il punto di partenza era costituito dai ricettatori di oggetti in oro, provenienti da reati contro il patrimonio, che venivano portati in una fonderia di Torino dove i preziosi venivano successivamente fusi e trasformati in verghe aurifere. Il prodotto trasformato veniva quindi venduto, a quotazioni di mercato, a primarie società nazionali operanti nel settore del commercio di oro, previa interposizione fittizia di una società ungherese. Le indagini hanno permesso di ricostruire un'intera filiera illecita di approvvigionamento di oro, quantificato in circa 750 kg per un valore di oltre 25 milioni di euro.
Via: Guardia di Finanza
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