Sono al momento circa 1.800 i migranti tratti in salvo nel Mediterraneo Centrale, in 10 distinte operazioni di soccorso coordinate dalla Centrale Operativa della Guardia Costiera a Roma, del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ma si contano
34 morti a causa del rovesciamento di un barcone. I migranti - spiega una nota della Guardia Costiera - si trovavano a bordo di 4 gommoni e 6 unità in legno. Alle operazioni hanno preso parte nave Fiorillo della Guardia Costiera, nonché le motovedette Cp 288, 303 309 della Guardia Costiera, nave Libra della Marina Militare italiana, le navi Echo (Gran Bretagna), Protector (Gran Bretagna) e Canarias (Spagna) inserite nel dispositivo Eunavfor Med e le navi, appartenenti alle Ong, Phoenix (Moas) e Vos Prudence (Medici senza Frontiere), nonché un rimorchiatore e 3 mercantili. Tra le unità soccorse, a causa di uno sbandamento verosimilmente causato dalle condizioni meteomarine e dallo spostamento repentino dei migranti su un fianco dell'imbarcazione, circa 200 migranti sono caduti in mare da un barcone con circa 500 migranti a bordo. L'immediato intervento delle navi Fiorillo della Guardia Costiera e Phoenix del Moas ha consentito di trarre in salvo la maggior parte dei migranti caduti in acqua, mentre 34 corpi senza vita sono stati recuperati in mare dai soccorritori. Tra le vittime ci sono anche bambini, "forse una decina", si apprende in forma ufficiosa da fonti dei soccorritori. Ha superato intanto la soglia dei 50mila il numero di migranti sbarcati sulle coste italiane dall'inizio dell'anno. Va ricordato che da alcuni giorni i migranti non possono essere sbarcati in Sicilia a causa della concomitanza con il G7 di Taormina in programma nel fine settimana.
Fonte: Guardia Costiera
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