Un bandito è morto nella serata di martedì 13 giugno durante una rapina in una gioielleria di Pisa, avvenuta intorno alle 19,30. L'uomo, un pregiudicato 44enne italiano, è stato raggiunto da un colpo di pistola dello stesso gioielliere. I rapinatori erano almeno in
due, l'altro è riuscito a mettersi in fuga, forse con l'aiuto di un complice, ed è attivamente ricercato. Il gioielliere, 69 anni, è stato iscritto nel registro degli indagati, per il reato di omicidio volontario, come atto dovuto dalla Procura di Pisa. L'iscrizione, secondo quanto appreso, è collegata all'espletamento di accertamenti irripetibili e all'autopsia sul rapinatore morto, ai fini di assicurare tutte le garanzie a difesa dell'indagato. Per oggi era previsto l'interrogatorio del commerciante da parte del Pm. Secondo quanto emerso fino a ora, il gioielliere avrebbe estratto la sua arma dopo che i banditi, a loro volta armati, avrebbero minacciato la moglie che si trovava nel negozio in via Angelo Battelli, nella periferia nordest di Pisa. Il commerciante avrebbe intimato ai malviventi di andarsene, ma uno di loro avrebbe sparato verso la moglie senza colpirla. A quel punto ci sarebbe stata la reazione del gioielliere che ha ferito mortalmente il malvivente con la sua pistola regolarmente detenuta. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri che hanno effettuato il sopralluogo, e anche le volanti della Polizia. I colpi di arma da fuoco esplosi durante il tentativo di rapina sono stati nove, due dei quali partiti da una pistola in possesso dei rapinatori. Nelle vicinanze è stata poi trovata un'auto rubata, probabilmente predisposta per la fuga. Il bandito morto era originario di Latina ed aveva precedenti per altri reati simili. L'uomo aveva appena finito di scontare una pena al carcere Don Bosco di Pisa per un'altra rapina.
Vie: AskaNews | Ansa
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