delinquere, usura, estorsione, abusivismo finanziario, reimpiego di capitali illeciti, trasferimento fraudolento di valori, riciclaggio e accesso abusivo a sistemi informatici, in molti casi aggravati dal metodo mafioso. Eseguite 75 perquisizioni a Roma, Napoli, Milano e Potenza. I militari del Gico del Nucleo di PT della capitale hanno proceduto anche al sequestro di beni per 16,5 milioni di euro. Le indagini dell'operazione "Luna Nera" hanno avuto inizio nel 2013 a seguito della denuncia sporta da una vittima di reiterate estorsioni, connesse a prestiti usurari. In tale contesto, è emerso l'illecito rapporto tra un imprenditore romano e due pluripregiudicati di origine campana, da tempo trasferitisi a Roma, contigui ad ambienti di stampo camorristico e 'ndraghetista. Le intercettazioni hanno documentato che l'imprenditore si rivolgeva a soggetti dall'elevato spessore criminale per il recupero dei crediti non ancora riscossi. I malcapitati, a fronte di ingenti prestiti di denaro erano costretti a elargire tassi di interesse mensili fino al 20%, subendo, in caso di inadempimento, minacce e ritorsioni anche con il ricorso alla violenza.
Via: Guardia di Finanza
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