La Polizia di Stato ha eseguito un'ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Gip del Tribunale di Milano su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di 21 soggetti (14 in carcere e 7 all'obbligo di dimora e firma) accusati, a vario
titolo, di associazione a delinquere transnazionale finalizzata al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti. L'operazione, denominata "Gringo", della Squadra Mobile di Milano ha permesso di disarticolare due gruppi criminali, composti da sudamericani (15 peruviani ed ecuadoregni) e da 5 pregiudicati italiani di origini calabresi, compresa una donna. I peruviani preferivano il trasporto aereo, facendo viaggiare la cocaina compressa in oggetti di legno da personaggi incensurati e la facevano "atterrare" in aeroporti minori come Bologna, Chiari e Nizza. Il capo di questo gruppo è un peruviano proprietario di un ristorante a Milano, che è ai domiciliari. Gli italiani invece trasportavo la droga via terra, in batterie funzionanti di automobili, ma veniva anche nascosta in grossi pacchi di caramelle e cioccolatini. Nel corso dell'operazione, che nasce come una costola dell'indagine Rubens eseguita a novembre 2016 e terminata con 45 arresti, sono stati sequestrati 15 chili di cocaina in 8 aeroporti fra cui anche quello di Lima. Al blitz odierno ha partecipato personale delle Questure di La Spezia, Bologna, Parma e Pesaro.
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