Mogadiscio, aumenta bilancio attacco con camion-bomba: 300 morti

Il bilancio delle vittime dell'attentato con due camion-bomba che sabato hanno colpito il centro di Mogadiscio continua ad aumentare, con più di 300 persone uccise e altre centinaia ferite in modo grave. Tra le vittime anche 15 bambini che erano a bordo di uno scuolabus,
rimasto investito dalle esplosioni. Molte persone si trovano sotto le macerie degli edifici distrutti dalla detonazione, mentre gli escavatori sono al lavoro per rimuovere i detriti. I soccorritori hanno detto che un bilancio definitivo non potrà mai essere stabilito perché il calore intenso generato dalle esplosioni ha reso i resti dei cadaveri irriconoscibili. La prima e più devastante deflagrazione è avvenuta alle 14.40 italiane davanti al Safari hotel, vicino al ministero degli Esteri, lungo il quartiere commerciale della capitale somala. L'automezzo esploso era stato seguito dalle forze dell'ordine in quanto ritenuto "sospetto". Tra l'altro, l'esplosione ha provocato gravi danni anche all'ambasciata del Qatar. Il secondo camion pieno di esplosivo è saltato in aria pochi minuti dopo in un'altra strada provocando diverse vittime. Il presidente della Somalia, Mohamed Abdullahi Mohamed, ha proclamato tre giorni di lutto nazionale, mentre gli attentati non sono ancora stati rivendicati, anche se il governo accusa al-Shabaab, gruppo jihadista che spesso ha preso di mira aree strategiche di Mogadiscio. Michael Keating, l'inviato speciale delle Nazioni Unite per la Somalia, ha definito l'attacco "ripugnante". All'inizio di quest'anno Al-Shabab ha promesso di aumentare i suoi attacchi dopo che l'amministrazione Trump e il neo presidente somalo hanno annunciato nuovi sforzi militari contro l'organizzazione terroristica locale. Alcuni dei militanti hanno giurato fedeltà ad Al Qaeda, mentre altri sostengono l'Isis.

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