Catania, gasolio libico rubato e rivenduto in Europa: 9 arresti - video

La Guardia di Finanza ha eseguito un'ordinanza cautelare, emessa dal Gip del Tribunale di Catania su richiesta della locale Procura della Repubblica, a carico di 9 soggetti (6 in carcere e 3 ai domiciliari) accusati, a vario titolo, di associazione a delinquere finalizzata al traffico
internazionale di prodotto petrolifero con l'aggravante mafiosa, riciclaggio di carburante e sottrazione al pagamento delle accise. I destinatari dei provvedimenti sono due maltesi, due libici e 4 italiani. Altri tre libici sono ricercati e nei loro confronti è stato emesso un mandato d'arresto internazionale. Uno è detenuto nel suo Paese. L'operazione, denominata "Dirty oil", eseguita dai Finanzieri del Comando Provinciale di Catania, con la collaborazione dello Scico, vede indagate 50 persone, una decina delle quali titolari di rifornimenti nella provincia etnea. Il sodalizio riciclava gasolio rubato dalla raffineria di Zawyia, a 40 km ovest di Tripoli, che veniva scortato da milizie libiche e portato via mare in Sicilia e poi immesso nel mercato italiano ed europeo, con sconti alla fonte fino al 60%, mediante una società maltese. L'indagine, partita da una denuncia dell'Eni, ha permesso di accertare che tra il giugno del 2015 e del 2016 sono arrivati in Italia oltre 82 milioni di chili di gasolio libico rubato per un valore d'acquisto pari a circa 27 milioni di euro. La frode ha comportato un mancato incasso dell'Iva nazionale e comunitaria per oltre 11 milioni.


Via: La Stampa

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