New York, attentato con furgone su pista ciclabile in centro: 8 morti

E' salito ad almeno otto morti e 15 feriti il bilancio provvisorio di quello che il sindaco di New York, Bill de Blasio, ha definito "un vile atto di terrorismo". Alle 15.05 (21.05 italiane) di martedì un uomo alla guida di un pick-up bianco ha falciato alcune persone su una pista ciclabile
trafficata vicino al memoriale del World Trade Center. Dopo essersi scontrato con uno scuolabus, l'attentatore è sceso dal mezzo e minacciato la gente con due pistole finte. Tra le vittime cinque cittadini argentini e un belga. Altre due persone rimangono non identificate. Sei delle vittime sono morte sul posto, mentre due sono morte in ospedale per le ferite riportate. Il sospetto, poi identificato come Sayfullo Habibullaevic Saipov, 29enne uzbeko, è stato ferito dalla polizia ed immobilizzato, hanno spiegato i funzionari. Saipov è stato ricoverato in ospedale dove è stato sottoposto a un intervento chirurgico. Una pistola paintball e una pistola pellet sono stati trovati sulla scena del crimine, ha detto la polizia. Ai soccorritori è apparsa una scena una scena di panico e sangue, con gente che urlava dalla paura e il percorso disseminato di biciclette e corpi maciullati subito coperti con teli bianchi. Testimoni riferiscono che l'uomo quando è sceso dal mezzo ha gridato "Allahu Akbar".  A bordo del furgone preso a noleggio, come si è saputo dopo, è stato trovato un documento attestante la sua "fedeltà all'Isis". Il governatore di New York, Andrew Cuomo, ha definito l'attentatore un "lupo solitario" e nulla suggerisce che possa far parte di una cellula più ampia. L'Fbi indaga per terrorismo ma, al momento, nessun collegamento diretto è emerso con lo Stato islamico. Saipov è arrivato negli Stati Uniti nel 2010, viveva con la famiglia a Tampa (Florida), e possedeva la "Green Card".




Via: The Guardian
Foto: FoxNews

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