Roma, salvati 1.731 migranti in azioni nel Canale di Sicilia: 47 morti

Sono circa 1.731 i migranti tratti in salvo negli ultimi giorni nel Mediterraneo Centrale, in diverse operazioni di soccorso, coordinate dalla Centrale Operativa della Guardia Costiera a Roma, del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e a cui hanno
preso parte le navi del dispositivo EunavFor Med. Ventitre vittime accertate e almeno 8 dispersi. E' giunta nel porto di Reggio Calabria la nave "Cp 941 Diciotti" della Guardia Costiera: a bordo 765 persone (556 uomini, 97 donne e 112 minori) ed i cadaveri di otto migranti. Le operazioni di assistenza in porto sono state coordinate dalla Prefettura. I naufraghi hanno dichiarato di provenire da Pakistan, Somalia, Eritrea, Nigeria, Sudan, Libia, Bangladesh, Ciad, Guinea, Algeria, Egitto, Mali, Costa d’Avorio, Nepal, Marocco, Ghana, Camerun, Kenia, Niger, Senegal, Sierra Leone, Etiopia, Sri Lanka, Yemen, Siria, Giordania e Libano. La nave dell'Ong spagnola Proactiva Open Arms ha soccorso 378 migranti intercettati su una barca di legno in acque internazionali. E' arrivata nel porto di Vibo Valentia Marina la nave Ong Aquarius con a bordo 588 migranti, tra cui 15 donne in gravidanza, soccorsi nel Canale di Sicilia. Sulla nave anche otto salme. I profughi, provenienti soprattutto dall'Africa ma anche dal Medio Oriente, dopo gli accertamenti sanitari e la loro identificazione, sono stati trasferiti nelle varie strutture di accoglienza sparse su tutto il territorio italiano come previsto dal piano nazionale del Ministero dell'Interno. Solo i minori sono stati affidati temporaneamente ai servizi sociali del Comune di Reggio in attesa del successivo trasferimento in Sicilia. Come si è appreso da fonti sanitarie, fatta eccezione per diversi casi di scabbia, non si sono registrate particolari patologie per i migranti.

Vie: ANSA | AGI

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