Kinshasa, attacco di ribelli islamisti contro base Onu a est: 20 morti

Almeno 15 caschi blu sono stati uccisi in un attacco alla base operativa Onu nella Repubblica Democratica del Congo, mentre altri 53 sono rimasti feriti (di cui quattro in modo grave) in uno dei peggiori attacchi contro questa forza negli ultimi anni, ha detto il
comando dell'organizzazione. La maggior parte dei caschi blu uccisi erano tanzaniani, hanno spiegato le fonti. Altri cinque soldati congolesi sono stati uccisi durante l'attacco. L'Onu ha riferito che si è trattato di un assalto condotto dai ribelli nella irrequieta provincia del Kivu Nord, nella parte orientale del Paese. I funzionari delle Nazioni Unite sospettano che i militanti delle Forze Democratiche Alleate (Adf) abbiano organizzato l'assalto alla base nella città di Semuliki, nel territorio di Beni. Il segretario generale delle Nazioni Unite, António Guterres, ha confermato la morte dei "caschi blu" nell'attacco di giovedì notte. Il capo delle Nazioni Unite ha detto che l'attacco è stato un crimine di guerra e ha esortato le autorità congolesi a indagare e "consegnare rapidamente i responsabili alla giustizia". Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha condannato l'attacco e venerdì ha tenuto un momento di silenzio per le vittime. Il capo dei caschi blu, Jean-Pierre Lacroix, ha detto di essere "indignato" per l'attacco, aggiungendo che sono in corso evacuazioni. La portavoce del Dipartimento di Stato Heather Nauert ha scritto su Twitter che gli Stati Uniti sono rimasti "costernati dall'attacco orribile". La "Monusco" delle Nazioni Unite è la più vasta missione di peacekeeping del mondo e tenta di porre un argine ai conflitti tra i numerosi gruppi armati che si contendono il territorio nella grande nazione centroafricana, ricca di risorse minerarie.

Via: Ecomiahoy

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