New York, esplosione nel terminal bus vicino Times Square: 4 feriti

Un'esplosione è avvenuta lunedì mattina in un tunnel a Port Authority, la stazione centrale dei bus a Manhattan, tra la 42esima e l'ottava strada, nei pressi di Times Square. Quattro le persone ferite, tra le quali c'è anche l'attentatore, nessuna in pericolo di vita.
L'autore del gesto è stato fermato ed è stato trovato con un giubbotto esplosivo. La deflagrazione è stata causata da un ordigno rudimentale, un tubo-bomba esploso quando il sospetto si trovava su una banchina della metropolitana di New York attorno alle 7,20 del mattino (le 13,20 in Italia). La polizia e i Vigili del fuoco sono subito intervenuti, bloccando l'accesso alle strade vicino al luogo dell'esplosione. La Nypd sta indagando per attacco terroristico. Per l'attentato è stato fermato Akayed Ullah, 27enne originario del Bangladesh, residente a Brooklyn e da sette anni negli Stati Uniti. Ullah era da solo e indossava un ordigno, che sarebbe parzialmente esploso, in un tunnel pedonale. La sua azione sarebbe stata ispirata dallo Stato Islamico (Isis), ma a quanto pare non avrebbe avuto contatti diretti con il gruppo terroristico, secondo fonti delle forze dell'ordine. L'attentatore ha detto agli investigatori di aver specificatamente pianificato l'assalto in coincidenza con il periodo natalizio per il massimo impatto possibile. Il sospetto avrebbe fabbricato l'ordigno nella società elettrica per cui lavora. Ullah è entrato negli Stati Uniti con un visto d'immigrazione F43 nel 2011, hanno confermato i funzionari del governo. Il visto a base familiare è a disposizione degli immigrati stranieri che hanno un fratello o una sorella che sono cittadini americani. Secondo quanto si è appreso, Ullah ha spiegato agli investigatori di aver effettuato l'attacco per vendetta, citando episodi nella vita nel suo paese d'origine.

Foto: Usa Today

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