Donggala, tsunami devasta isola di Sulawesi dopo sisma: 832 morti

Almeno 384 morti e decine di dispersi dopo un terremoto che ha scosso l'isola indonesiana di Sulawesi e innescato uno tsunami. L'agenzia per i disastri indonesiani (Bnpb) ha aggiornato il numero delle vittime sabato pomeriggio, mentre le squadre di emergenza
hanno lavorato per salvare i feriti e recuperare corpi da più di 1.000 edifici distrutti nella città di Palu, che ospita circa 350.000 persone. Il terremoto e lo tsunami hanno causato una grave interruzione di corrente che ha tagliato le comunicazioni intorno alla città. La Us Geological Survey ha registrato una scossa di magnitudo 7.5 sulla scala Richter a una profondità di 6 miglia, a circa 56 km a nord-est della città di Donggala. Il sisma di venerdì 28 settembre ha causato il crollo di numerosi edifici e il conseguente maremoto, con onde fino ai 6 metri di altezza. Nel frattempo, gli ospedali della città sono stati sopraffatti dall'afflusso di feriti, con molte persone trattate all'aria aperta, mentre altri sopravvissuti hanno aiutato a recuperare i cadaveri. L'aeroporto di Palu è stato riaperto solo per i soccorsi e rimarrà chiuso fino al 4 ottobre per i voli commerciali. La pista dell'aeroporto e la torre di controllo del traffico aereo sono state danneggiate dal terremoto, hanno riferito le autorità. La scossa principale è stata seguita da numerose forti scosse di assestamento, di cui una di magnitudo 6.7. Centinaia di detenuti sono scappati da una prigione della città, in seguito alle forti scosse che hanno provocato il crollo della mura della struttura. Un precedente sisma di magnitudo 6,1 con epicentro nell'isola di Sulawesi ha ucciso diverse persone e danneggiato dozzine di case.  Ad agosto, una serie di terremoti ha ucciso oltre 500 persone nell'isola di Lombok e raso al suolo dozzine di villaggi lungo la costa nord.



Fonte: The Guardian
Via: Reuters

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