Tre giorni dopo l'assalto alla villa dei coniugi di Lanciano pestati a sangue durante una rapina, Carabinieri e Polizia hanno fermato tre romeni, in un'operazione congiunta durante la quale hanno bloccato due di loro a bordo di una Golf nera, l'auto usata per il colpo
all'alba di domenica scorsa. Stavano tentando la fuga, probabilmente alla volta della Romania, avevano 3.400 euro. La macchina è stata bloccata dai Carabinieri dopo un inseguimento concluso a Costa di Chieti. Un terzo uomo è stato raggiunto in un palazzo del centro di Lanciano dove è arrivata poi la Polizia Scientifica da Ancona per analizzare guanti e cappucci, un quarto è riuscito a fuggire. A carico dei tre, giovani fra i 20 e i 25 anni, informa la Procura di Lanciano, "sono stati raccolti gravi e concordanti indizi di colpevolezza". È stato l'incrocio di due indagini parallele, condotte dal Reparto Operativo dei Carabinieri da un lato e da Squadra Mobile e Sco dall'altro a consentire in pochissimi giorni di "acquisire elementi di reità nei confronti dei cittadini stranieri per i reati di rapina, sequestro di persona, lesioni gravissime, porto d'arma". Per introdursi nella villa i rapinatori non hanno utilizzato chiavi, ma hanno forzato il lucchetto di una grata che accede direttamente alla taverna. Da qui poi sono saliti al piano superiore dove hanno sorpreso i coniugi nel sonno. E' stato preso il presunto capo della banda, il quarto uomo anch'egli romeno, 26 anni, ricercato per altri reati commessi a Napoli. È lui quello che parlava in italiano corretto mentre massacrava di botte il medico e mutilava l'orecchio della moglie. E' stato arrestato il quinto uomo della banda, un romeno di 26 anni che si nascondeva nelle campagne. Un sesto romeno, 48 anni, è stato fermato con l'accusa di favoreggiamento.
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