I Carabinieri dei Nas hanno operato un monitoraggio in campo nazionale presso istituti scolastici ed educativi (selezionati tra asili nido, scuole dell'infanzia, scuole primarie e istituti comprensivi di tutte le province) finalizzato al riscontro, a campione,
della veridicità delle certificazioni ed autocertificazioni di regolare adempimento degli obblighi vaccinali dei minori presentate dai genitori presso le segreterie degli istituti scolastici con i dati in possesso delle competenti Asl. Lo riferisce il ministero della Salute attraverso il proprio sito web a conclusione dei controlli effettuati dai militari delle 38 strutture Nas coinvolte dal 4 al 14 settembre 2018. Sono stati effettuati accessi presso 1.493 istituti di tutto il territorio nazionale e verificate la presenza e la veridicità di oltre 55.700 tra autocertificazioni e certificazioni consegnate dai genitori all'iscrizione dei figli. Allo stato, sono stati riscontrati 55 episodi di acclarato falso documentale di autocertificazioni di regolarità della copertura vaccinale obbligatoria ai sensi della legge 119/2017, sottoscritte dai genitori, delle quali non è stato trovato riscontro documentale presso le Asl (o analoghe autorità sanitarie locali quali le Assl, Ats, Aziende di Area Vasta, Asui, ecc.) con deferimento degli stessi alle locali Procure della Repubblica. Secondo i dati, che comunque certificano l'esiguità del numero di falsi documenti rispetto alla mole di controlli, il primato negativo spetta a Campania (15 falsi attestati) e Basilicata (12). Seguono Trentino Alto Adige, Veneto e Sardegna con 7 false autocertificazioni, Toscana con 3, Veneto con 2. Una falsa attestazione riscontrata in Friuli, 1 in Emilia Romagna. La fattispecie di reato contestata è il falso ideologico commesso da privato in atto pubblico.
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