La Procura di Aosta ha disposto il fermo di Philippe Michel, 64 anni, il pilota francese alla guida dell'aereo da turismo che il 25 gennaio si è scontrato contro un elicottero, provocando la morte di 7 persone ed il ferimento e il di due (oltre al pilota, un cittadino di
nazionalità svizzera). Le ipotesi di reato sono disastro aereo colposo aggravato e omicidio colposo plurimo aggravato. Durante l'interrogatorio in ospedale davanti ai Pm, Philippe Michel, difeso dall'avvocato Jacques Fosson, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Resterà piantonato in ospedale e, se l'arresto sarà validato dal Gip, verrà trasferito in carcere a Brissogne. Sono intanto stati trovati i corpi senza vita dei due dispersi dell'incidente aereo sul ghiacciaio Rutor, la Thile, Val d'Aosta. Uno dei due corpi era a 50 metri dalla carcassa dell'elicottero, sepolto sotto parecchi metri di neve. Una ventina i soccorritori impegnati nelle ricerche sul ghiacciaio a 2.600 metri di quota. Le prime cinque vittime erano già state recuperate dagli uomini del Soccorso alpino. Secondo la ricostruzione, lo San Jodel D.140 a cinque posti decollato da Megéve stava facendo dei voli di esercitazione ed era in fase di atterraggio sul ghiacciaio, quando si è scontrato con l'elicottero AS350 Ecureil, impegnato in un servizio di eliski, che stava riportando a valle gli sciatori. Non risultano, per ora, piani di volo comunicati dal pilota al controllo aereo, piani obbligatori quando si si intende effettuare questi atterraggi. L'Agenzia Nazionale per la Sicurezza del Volo (Ansv) ha disposto l'apertura di un'inchiesta di sicurezza e l'invio di un team investigativo che ha svolto un sopralluogo operativo per la raccolta delle prime evidenze utili all'indagine, mirata ad appurare, con finalità di prevenzione, le cause dell'incidente.
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