del piccolo ha avuto un malore ed è stato soccorso dal personale di un'ambulanza presente all'uscita del pozzo. Il Comune di Malaga osserverà tre giorni di lutto: lo ha reso noto in un tweet il sindaco della città. Gli uomini della Brigada de Salvamento Minero hanno lavorato giorno e notte in un tunnel che è stato scavato parallelamente allo stretto pozzo. Il corpo senza vita di Julen è stato trovato a oltre 100 metri sotto terra. L'ultimo tratto è stato particolarmente duro, per la presenza di grosse rocce, che alla fine sono state fatte saltare con delle piccole cariche esplosive. I soccorritori non avevano raccolto alcun segno di vita dal bimbo durante l'intera operazione. Erano state trovate tracce biologiche all'interno del pozzo, tra cui alcuni capelli. Resta aperta l'inchiesta della polizia spagnola per appurare come il bambino di due anni sia potuto cadere nel pozzo. L'incidente è avvenuto domenica 13 gennaio verso mezzogiorno durante un'escursione in una piantagione collinare vicino al villaggio di Totalán. Il pozzo, solo 25 centimetri di diametro, era stato apparentemente lasciato scoperto, sebbene l'uomo d'affari che l'aveva originariamente scavato un mese prima insistesse sul fatto che l'avesse sigillato. Questi pozzi sono scavati nella speranza di estrarre acqua. Sul posto erano intervenuti anche i soccorritori svedesi che salvarono 33 minatori cileni bloccati sotto terra. La vicenda di Julen ricorda la sorte di Alfredino Rampi, il bimbo caduto in un pozzo a Vermicino. Nel maggio del 2015, a Bagno a Ripoli, vennero salvati due bimbi caduti in un pozzo durante una festa di compleanno. I genitori di Julen, José e Victoria, hanno già sperimentato un dramma simile nel 2017, quando morì il loro primo figlio di tre anni. Olivier fu colto da morte improvvisa, forse un infarto, mentre passeggiava su una spiaggia con loro.
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