Quattordici marinai sono morti nell'incendio esploso a bordo di un sommergibile russo, adibito a centro di ricerca in acque profonde per la Marina militare. Lo ha fatto sapere il ministero della Difesa di Mosca, secondo cui il mezzo si trova nella base navale di
Severomorsk. Il ministero ha spiegato che si stanno accertando le cause di quanto accaduto con un'inchiesta condotta dal comandante in capo della Marina. Secondo una prima ricostruzione l'incidente è avvenuto lunedì, alle 20.30, quando le fiamme hanno coinvolto una parte dell'unità che si trovava "in acque territoriali", probabilmente nel Mar di Barents. Domato il rogo, i superstiti sono riusciti a riportare il "battello" nella base navale di Severomorsk, nella regione di Murmansk. Il ministero della Difesa non ha identificato il tipo o il modello dello scafo. Secondo alcune fonti si tratta di un sommergibile a propulsione nucleare, conosciuto con la denominazione AS-12 "Losharik", progettato per eseguire operazioni speciali a profondità in cui i normali sottomarini non possono funzionare. Non è ancora chiaro cosa abbia causato l'incendio e non è dato sapere quanti uomini siano sopravvissuti. Il presidente russo Vladimir Putin ha chiesto un'indagine approfondita per capire cosa sia successo a bordo del sommergibile usato per ricerche ad alta profondità. Il rogo scoppiato all'interno del Losharik è uno degli incidenti più gravi che la marina russa abbia mai vissuto da anni. L'incidente ha riportato alla mente la tragedia del Kursk, che si consumò quasi 19 anni fa nel Mar di Barents, e quella forse meno nota del K-152 Nerpa, del 2008. Da allora, Putin ha supervisionato un massiccio aumento delle spese militari che ha permesso alle forze armate di rinnovare le loro attrezzature e migliorare l'addestramento. L'esercito russo ha sviluppato nuovi sottomarini come parte di una più ampia spinta per nuovi sistemi di difesa che includono anche missili ipersonici e droni navali. Funzionari del Pentagono sono preoccupati per le crescenti attività dei sottomarini russi e delle navi spia che operano nell'oceano al largo delle coste americane.
Fonte: Rainews
Via: Reuters
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