Reggio Calabria, sgominata 'ndrina dedita a pizzo: 15 arresti - video

Carabinieri e Guardia di Finanza, con il supporto dello Squadrone "Cacciatori Calabria", hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Gip del Tribunale di Reggio Calabria su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, nei
confronti di 15 soggetti accusati, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, estorsione, danneggiamento seguito da incendio, illecita concorrenza con minaccia o violenza, trasferimento fraudolento di valori, detenzione e porto in luogo pubblico di armi, con l'aggravante di aver agito per favorire gli interessi della 'ndrangheta. Il provvedimento costituisce il seguito delle operazioni, denominate "Riscatto" dei Carabinieri e "Mille e una notte" dei Finanzieri, eseguite il 2 agosto scorso. Le indagini dei Carabinieri hanno permesso di accertare come due degli arrestati, ciascuno nelle rispettive funzioni, abbiano acquisito, nel corso di numerosi anni, una posizione dominante nell'ambito del settore di servizi funebri ed attività commerciali connesse all'area cimiteriale di Locri, soprattutto grazie al supporto offerto dai familiari. Le indagini, anche di natura tecnica, avviate dalle Fiamme Gialle, hanno permesso di ricostruire la struttura della locale della 'ndrangheta di Locri, riconducibile alla famiglia "Cordì", e di svelare un notevole controllo criminale del territorio mediante la forza intimidatrice esercitata da associati e affiliati.



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