Roma, nave Open Arms bloccata con 134 migranti: aperta inchiesta

Sedicesima notte sulla Open Arms - la nave dell'organizzazione non governativa catalana - per i 134 migranti soccorsi nel Mediterraneo. Da Ferragosto l'imbarcazione è ancorata a mezzo miglio dalle coste di Lampedusa, dopo il via libera all'ingresso nelle acque
territoriali. Altre quattro persone sono state fatte scendere ieri per ragioni di carattere sanitario (13 in tutto quelle finora sbarcate), mentre la Procura di Agrigento ha aperto un fascicolo d'inchiesta - al momento senza indagati - per sequestro di persona. Un "atto consequenziale" dopo l'esposto formalizzato dai legali della Ong spagnola e dei Giuristi democratici.  Il Viminale, da parte sua, ha dato mandato all'Avvocatura dello Stato di impugnare la decisione del Tar a proposito del divieto di ingresso in acque territoriali per la nave. Nella sede della Guardia costiera a Roma è arrivata la polizia giudiziaria per l'acquisizione dei documenti, tra i quali anche la comunicazione con cui il Centro Nazionale di Coordinamento del Soccorso Marittimo (Mrcc) scrive al ministero dell'Interno che "non vi è impedimento alcuno" e che si può "procedere senza indugio" all'attracco della nave in banchina. Oggi gli agenti della Squadra mobile di Agrigento sentiranno tutti i migranti che, sbarcati per motivi sanitari, sono stati portati nell'hot spot di contrada Imbriacola, ma anche i medici che li hanno visitati. Le evacuazioni di emergenza per motivi psicologici o per la necessità di cure specialistiche si sono basate sulle relazioni del Cisom e di Emergency. Mentre i medici dell'ambulatorio di Lampedusa hanno fatto una valutazione differente comunicando al responsabile del presidio che stavano tutti bene e che solo una donna aveva un'infezione. Intanto è intervenuta l'Unione Europea chiedendo "un immediato sbarco" per le persone da 16 giorni a bordo della Open Arms. La Commissione europea ha reso informalmente noto l'elenco degli stati disposti ad accogliere i migranti. Si tratta di Francia, Germania, Lussemburgo, Portogallo, Romania e Spagna. Tuttavia per attivare i ricollocamenti è necessario che i governi attivino le procedure.


Vie: AdnKronos | QN | Repubblica
Foto: El Pais | EuroNews

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