La Marina degli Stati Uniti ha annunciato domenica 114 nuovi casi di coronavirus a bordo della portaerei USS Theodore Roosevelt, con sede a San Diego, portando a 669 il numero di casi positivi sulla nave. Ad oggi, il 94% dei quasi cinquemila membri
dell'equipaggio della portaerei ha effettuato il test diagnostico per Covid-19, hanno detto i funzionari della US Navy. Oltre 4.000 membri dell'equipaggio sono stati trasferiti a terra con il resto tenuto a bordo per occuparsi dei reattori nucleari della nave e di altri sistemi. Lunedì scorso un membro dell'equipaggio della USS Theodore Roosevelt, infetto da coronavirus, è deceduto per complicazioni legate alla malattia, 11 giorni dopo che il capitano della portaerei era stato licenziato per aver insistito sulla preoccupazione che la marina americana avesse fatto troppo poco per salvaguardare il suo equipaggio. Il marinaio è stato il primo membro militare in servizio attivo a morire di Covid-19. La Marina ha detto che il militare, un sottufficiale la cui identità non è stata ancora resa nota, era risultato positivo lo scorso 30 marzo ed era stato sbarcato. Il 9 aprile era stato ricoverato in terapia intensiva in un ospedale dell'unica base americana a Guam, nel Pacifico Occidentale. Nel fine settimana, altri otto membri dell'equipaggio della Roosevelt sono stati ricoverati in ospedale per sintomi della malattia. Tutti sono in condizioni stabili e nessuno si trova in terapia intensiva o supportato da ventilatori. La vicenda della Roosevelt e della gestione dell'allarme virus a bordo è stata al centro di una polemica che ha portato anche nei giorni scorsi alla rimozione del suo comandante, il capitano Brett Crozier, da parte del segretario per la Marina Thomas Modly, poi a sua volta dimissionario. Il comandante della nave era stato rimosso per aver rivelato ai media una lettera in cui sollecitava un'azione più decisa del Pentagono contro la diffusione del coronavirus nella portaerei. Il presidente americano Trump, che ha annunciato le indagini sulla possibilità che il Covid-19 sia sfuggito a un laboratorio di Wuhan, ha aperto a una revisione del provvedimento nei confronti di Corzier, difeso dal suo equipaggio e da gran parte del Congresso. Funzionari della Marina non hanno escluso la possibilità di reintegrare il capitano, che al momento sta scontando un periodo di quarantena. Non è chiaro quando sia risultato positivo al Covid. Dirigenti del Pentagono prevedono che il virus possa colpire più navi della marina.
Vie: The Guardian | New York Times
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