Pedofilia, caso Murphy: nessun insabbiamento della vicenda

La Santa Sede reagisce all'attacco del New York Times che, ricostruendo la vicenda del sacerdote americano Lawrence Murphy, responsabile di abusi su bambini audiolesi di un istituto cattolico tra il 1950 e il '74, chiama in causa le asserite coperture date da Joseph
Ratzinger e Tarcisio Bertone in veste rispettivamente di prefetto e segretario della Congregazione per la Dottrina della Fede: secondo l'Osservatore Romano, sulla vicenda non ci fu ''nessun insabbiamento'', mentre dalle ricostruzioni giornalistiche emerge un ''evidente e ignobile intento di arrivare a colpire, a ogni costo, Benedetto XVI e i suoi piu' stretti collaboratori''. Gia' in una dichiarazione al New York Times, diffusa ieri anche tramite la sala stampa della Santa Sede, il portavoce vaticano padre Federico Lombardi aveva detto che nella vicenda non c'era stata nessuna copertura, nessuna proibizione di denuncia degli abusi, mentre la Congregazione per la Dottrina della Fede venne informata dei fatti solo una ventina di anni dopo. Il ''tragico caso'' del sacerdote dell'arcidiocesi di Milwaukee, colpendo vittime ''particolarmente vulnerabili'' e che ''hanno sofferto terribilmente a causa delle sue azioni'', aveva visto il prete - secondo padre Lombardi - violare ''la legge e, cosa ancora piu' grave, la sacra fiducia che le sue vittime avevano riposto in lui''. Il fatto e' che le indagini civili partite verso la meta' degli anni settanta dopo le denunce di alcune vittime ''furono abbandonate'' e che l'ex Sant'Uffizio fu informato ''solo una ventina di anni dopo''.

Fonte: ANSA

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