Omicidio Claps, nuovi misteri. E' giallo sul ritrovamento

Secondo quanto emerso dall'autopsia ci sarebbero elementi che farebbero pensare che Elisa Claps, la ragazza di Potenza scomparsa il 12 settembre del 1993 e ritrovata nel sottotetto della chiesa della Trinità mercoledì scorso, abbia subito un tentativo di violenza sessuale. Questi particolari emergono dall'esame autoptico effettuato Mercoledi scorso a Bari dai tre consulenti tecnici: Francesco Introna, consulente tecnico della procura di Salerno, Rocco Maglietta, per l'indagato Danilo Restivo, e Luigi Mastrangelo, consulente di parte della famiglia Claps. Il pantalone blu che era addosso al corpo rinvenuto nella chiesa, si apprende da fonti investigative, era sbottonato e il reggiseno slacciato. Ciò avvalorerebbe l'ipotesi che la ragazza, prima di essere uccisa, possa aver subito quanto meno un tentativo di violenza sessuale dal suo assassino. La stessa procura di Salerno, che conduce l'inchiesta, a carico dell'unico indagato, Danilo Restivo, che ora vive in Inghilterra, ipotizza il reato di violenza sessuale, oltre a quelli di omicidio e occultamento di cadavere. Per verificare ulteriori tracce di violenza i tre consulenti hanno prelevato dall'area addominale alcuni pezzi di cute mummificati. I risultati saranno pronti tra una ventina di giorni. Ci sarebbero dei riscontri scientifici a confermare che qualcuno, a gennaio, entro' nel sottotetto della chiesa della Santissima Trinita' di Potenza dove il 17 marzo e' stato scoperto ufficialmente il cadavere di Elisa Claps. Secondo quanto si apprende da fonti qualificate, gli esami effettuati dagli uomini della polizia scientifica avrebbero infatti rilevato la presenza di 'tracce' di passaggi avvenuti precedentemente al 17 marzo. Il parroco della Santissima Trinità di Potenza, Ambroise Apakta, conosciuto dai fedeli come don Ambrogio, seppe nello scorso gennaio del ritrovamento di alcuni resti umani nel sottotetto della chiesa. Lo confermano fonti della Procura di Salerno, che indaga sul caso di Elisa Claps. Alla Procura non risultano però elementi per stabilire che il parroco avesse collegato quei resti alla ragazza scomparsa 17 anni fa.

Fonte: Tiscali | ANSA

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