Merano, oggi giornata di lutto. Otto persone indagate per il disastro

Merano, 13 apr. (tgcom) - Giornata di lutto oggi in Alto Adige, con bandiere esposte a mezz'asta, per l'incidente ferroviario che ieri ha causato nove morti e 28 feriti in Val Venosta. Stasera nella chiesa di Silandro si svolgerà una cerimonia funebre alla presenza del vescovo della diocesi di Bolzano e Bressanone Karl Golser. La Procura della Repubblica di Bolzano ha intanto iscritto nel registro degli indagati otto persone in relazione al disastro.
"Al momento le persone non sono da ritenersi colpevoli" ha precisato il procuratore capo Guido Rispoli che coordina l'inchiesta assieme al sostituto Axel Bisignano e alle forze dell'ordine. Saranno sentite a testimoniare sei persone del consorzio di bonifica della val Venosta e i proprietari dei due campi che sovrastano la ferrovia nel tratto tra le stazioni di Laces e Castelbello dove si è verificata la tragedia.
Sarebbe, infatti, proprio da un guasto all'impianto d'irrigazione dei frutteti che la tragedia avrebbe avuto origine. Gli accertamenti effettuati dopo l'incidente hanno permesso di chiarire che la frana che ha travolto il treno regionale in servizio da Malles Venosta a Merano è stata provocata dalla rottura di un tubo per l'irrigazione del meleto. L'acqua è penetrata nel terreno causando lo smottamento. Ma i dubbi restano. I contadini assicurano che nessuno di loro ha messo in funzione l'impianto. E neanche il responsabile del Consorzio che gestisce l'irrigazione nei meleti della zona vuole prendersi la reponsabilità dell'accaduto: "Non è colpa nostra, il problema è di natura geologica". Per far luce sulla vicenda saranno nominati due esperti, un geologo ed un idrologo.

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