È ripartita alla volta di Genova la nave Vera D, il cargo battente bandiera liberiana fermo da due giorni nel porto di Napoli. E nella serata di ieri sono scoppiati scontri scontri tra polizia e manifestanti della Rete Antirazzista a Napoli all'uscita del mezzo che trasportava i nove clandestini al Centro di accoglienza per rifugiati politici di Brindisi dove i nove cittadini africani attenderanno che venga esaminata la loro richiesta di riconoscimento dell'asilo politico richiesto. Secondo quanto raccontano alcuni testimoni, gli agenti in assetto anti sommossa si sarebbero fatti largo utilizzando i manganelli per fare breccia nel cordone che impediva l'uscita del mezzo dall'Ufficio Immigrazione di via Galileo Ferraris con a bordo i nove clandestini. Altri manifestanti, tra cui il padre comboniano Alex Zanotelli, sono stati sollevati di peso o spostati con la forza. Il furgone con i nove cittadini africani a bordo è riuscito a passare e a raggiungere l'accesso alla vicina autostrada. I manifestanti, una cinquantina di persone, stavano presidiando l'Ufficio Immigrazione scandendo slogan contro la legge Bossi-Fini e opponendosi alla partenza degli immigrati per il Cie di Brindisi. Invano il Comune di Napoli si era reso disponibile ad accogliere i nove cittadini e a farsene carico, così come caldeggiato anche dalle associazioni umanitarie. Ma, nonostante sia intercorsa una trattativa, non è stato possibile trovare un accordo. I nove cittadini africani, sei nigeriani e tre ghanesi, erano stati scoperti a bordo del cargo battente bandiera liberiana 'Vera D' due giorni fa. La nave, ancorata nelle acque del porto di Napoli dal 7 aprile scorso, è ripartita nel pomeriggio verso Genova dopo che i clandestini hanno fatto richiesta di asilo politico al nostro Paese.
Fonte: Il Giornale
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