Aveva alle costole la polizia di mezza Europa il boss internazionale della droga, Pasquale Claudio Locatelli, catturato, in Spagna, dai finanzieri del Comando Provinciale di Napoli e destinatario di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere per associazione finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti. Titolare di un fascicolo giudiziario alto un paio di spanne, scritto a piu' mani da un po' tutte le forze di polizia europee ma anche dalla Dea americana, Locatelli, nato ad Almenno San Bartolomeo, per lunghi anni latitante internazionale, risulta fortemente implicato negli ambienti del narcotraffico internazionale, nell' ambito dei quali ricoprirebbe, da oltre 10 anni, un posto di primaria importanza, essendo uno dei principali ''collettori'' tra i cartelli sudamericani e nordafricani produttori della droga (rispettivamente, cocaina ed hashish) e numerose organizzazioni delinquenziali operanti su scala europea e balcanica. Il suo ultimo domicilio conosciuto nella Bergamasca era a Brembate Sopra. In terra orobica si era specializzato mettendo in piedi un traffico internazionale di auto rubate. Ma erano anni che aveva abbandonato la tranquilla provincia per investire alla grande, nei santuari della coca sulla Costa Azzurra. E qui, dove secondo gli inquirenti, era a capo di una banda di trafficanti italiani in contatto con il cartello colombiano di Medellin, gli sono venuti i guai maggiori. E' gravato da numerosi precedenti di Polizia e risulta, inoltre, destinatario di diversi provvedimenti restrittivi, emessi anche da autorita' giudiziarie estere e scaturiti da indagini internazionali. Nel corso delle indagini, Locatelli era anche stato arrestalo due volte, nel maggio e nel luglio del 2006, ma, in entrambe le occasioni, era stato poi scarcerato dai giudici spagnoli per vizi di forma e si era reso irreperibile.
Fonte: ASCA
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