Droga il capo e finge uno stupro

Milano, 14 mag. (Tgcom) - La segretaria personale di un manager milanese è stata iscritta nel registro degli indagati dopo aver drogato il suo capo con un potente psicofarmaco e finto di aver subito una violenza sessuale. La donna, una 46enne, è accusata di calunnia, appropriazione indebita, truffa aggravata, stato di incapacità procurato mediante violenza, lesioni volontarie e danneggiamento. La messa in scena sarebbe stata organizzata per sottrarre dei soldi. Secondo le accuse, la 46enne, A.V., ha drogato il capo il 2 febbraio del 2005, inscenando poi un tentativo di stupro. La donna, dopo aver dato l'allarme, si è fatta trovare dalle forze dell'ordine nell'ufficio, sdraiata sul pavimento, con la camicia e il reggiseno tagliati e a fianco un paio di forbici insanguinate. Il manager è stato trovato invece in stato confusionale nel box dello stabile con una borsa col manico sporco di sangue. L'uomo, poco dopo, venne ricoverato in ospedale, mentre la donna lo denunciò accusandolo di aver cercato di stuprarla. Il pm Marco Ghezzi ha avviato un'inchiesta: dalle analisi sulla borsa e sulle forbici è emerso che il sangue trovato era mestruale e dagli accertamenti sull'uomo che soffre di attacchi ischemici, che aveva ingerito uno psicofarmaco. L'accusa di violenza sessuale nei confronti dell'uomo, difeso dall'avvocato Giovanni Bana, dunque, è stata archiviata. La donna invece è stata indagata per aver inscenato lo stupro, mettendo lo psicofarmaco nel caffè portato quella mattina al suo boss. La segretaria, difesa dall'avvocato Giovanna Merenda, è anche accusata di aver fatto sparire 20mila euro dai conti della società. La Procura ha chiesto per lei il rinvio a giudizio. L' udienza preliminare si terrà il 7 giugno davanti al gup Chiara Valori. (Tgcom)

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